Ipotesi neofeudale
Libertà, proprietà e comunità nell’eclissi globale degli Stati nazionali
Autore: Andrea Venanzoni
Per decenni la scienza della politica e quella giuridica si sono interrogate sulla intricata architettura ‘medievale’ delle istituzioni della globalizzazione, nel fluire sempre più caotico e frammentario dei poteri pubblici e privati al di là dello Stato.
In questo quadro, già punteggiato dai rilievi di H. Bull sulla società anarchica medievale della globalizzazione e nel sistema-mondo neo-baronale predicato da Wallerstein, e successivamente dall’ordinamento composito dell’Unione Europea già decostruito nel suo fondamento feudale da Dimitri D’Andrea (e con una notazione critica di di Paolo Grossi), è emerso un nuovo potere, pervasivo e capillare: il digitale.
Azzerando le distanze e le barriere, ma creandone di nuove, il digitale ha funzionalmente interconnesso spazi e aree e interessi che hanno sostituito il diritto. Alla Costituzione si sono sostituiti i termini di uso e le condizioni, la lex digitalis erompe dalla finitezza spaziale di un mondo digitale per rendersi Costituzione parziale e parcellizzata di un insieme caotico di mondi in conflitto tra di loro. Rodotà, Azzariti, in Italia, e in America Lessig, Johnson, Post, Yen hanno messo in luce la ‘medievalizzazione’ della società ingenerata dai fermenti digitali, in un generale quadro di nuova convergenza globale (Baldwin) e di regionalizzazione degli Stati e delle economie (Scott).
Ora, con la pandemia che ha impresso una accelerazione a questo processo di disgregazione della compagine statale, connettendo sempre di più tra loro spazi e aree che vanno aprendosi al confronto tra loro e alla chiusura nei confronti di chi si pone in maniera esulante dai propri interessi, emergono poteri nuovi e tentazioni di ri-centralizzazione di uno stanco e morente potere statale (redditi, sussidi, concessioni, ‘permettiamo’, a discapito della libertà di impresa, della tutela della proprietà, della inventiva individuale); per superare lo Stato morente ed evitare di andare a fondo con esso, e per sfuggire dai poteri privati egemoni di ‘capitalismo clientelare’, nel libro vengono avanzate le ipotesi neofeudali di rinascita di enclave funzionalmente interconnesse, armate, basate su tecnologia, contratto, proprietà privata, privatizzazione di ogni ambito, tutela della libertà da ingerenze di poteri pubblici.